Venerdì 13, alle 19.00, al Fondo Verri, la presentazione di “Ratatile, la mostriciattola” di Paola Torsello. Intervengono
Maurizio Daggiano, counsellor Gestalt e filosofo e Mauro Marino.
Un opera di Paola Torsello |
Paola Torsello non si definisce
un'artista ma una creativa. Le sue
Ratatile (ragnatele), che lei chiama scarabocchi dissociativi, sono un filo
nero di penna che de-scrive trame, grovigli e corpi;
un tracciato simbolico
dell'in-espressività sociale; un
gesto decorativo che narra incontri con stati d'animo ed emozioni, a cui
restituire una forma.
“In un epoca come questa,” afferma, “in cui quasi tutto
esprime assenza di consapevolezza, diventa bisogno sovvertire alcune posizioni
morali e culturali;
ri-appropriarsi del diritto
alle attività creative, quindi interiori e relazionali;
accogliere emozioni, narrare
esistenze.
Le sue esperienze personali e
lavorative, la formazione in Gestalt di orientamento
fenomenologico-esistenziale, l'incontro con Nicola Valentino di “Sensibili
alle foglie” che cura testi e ricerche sulle diverse espressioni
sociali-istituzionali, hanno consentito a Paola di coniugare un atto estetico
come il disegno, ad un qui e ora scarabocchiografico.
Paola Torsello ha svolto studi artistici, sanitari e la scuola di
Counselling Gestalt.
Ha una formazione sull'analisi
istituzionale e la socioanalisi narrativa, una metodologia di ricerca sui
gruppi sociali, le istituzioni, le organizzazioni. È tutor e ideatrice di
laboratori emozionali in ambiti sociali e sanitari; svolge grafica indipendente, scrive poesie e racconti e la
professione di counsellor, dove pratica relazione d'aiuto e creatività.