venerdì 5 dicembre 2014

La poesia di Amleto Sozzo al FV



 
Amleto Sozzo, poeta e scultore

Sabato 6 dicembre, dalle 18.30
Giovanni Invitto presenta la poesia di Amleto Sozzo
Nel corso della serata letture ad alta voce tratte 
da “Bussa continuamente porta dopo porta” raccolta edita nel 2013 e “Poesie” del 2014

Amleto Sozzo ha un grande amore. Il viaggiare. Le sue composizioni sono una forma di viaggio, di scoperta, di conoscenza. Sono viaggi dell’anima che gli hanno dato la percezione di un nuovo mondo, un mondo nel quale è una stretta vicinanza, una integrazione tra ragione e sentimento vissuto, tra poesia e riflessione di pensiero.
Scrive Giovanni Invitto, che ha curato l’introduzione delle due raccolte: “La poesia di Amleto Sozzo non va sottovalutata, anche se apparentemente sembra poco curata: senza punteggiatura, senza maiuscole ecc. Tutto ciò non è un limite, in quanto è una scelta poetica ben precisa dell’Autore. Chissà perché, leggendo queste poesie mi tornavano alla mente la pittura di Ezechiele Leandro e il suo “Santuario della pazienza”, che, a parte la novità assoluta della tecnica e della intuizione estetica, rappresenta quasi un ritorno all’espressione naïve. Ma quello di cui stiamo parlando è un naïf colto, cioè la forma scelta dagli autori, sia Ezechiele sia Amleto, in piena sintonia formale con le tematiche affrontate nei dipinti del primo e nei componimenti del secondo.
La vita dell’autore, Amleto, è una vita che potrebbe essere considerata e tradotta in romanzo del Settecento, perché per lui l’esistenza è vissuta come un viaggio e il viaggio è vissuto come la vera vita. Quando il viaggio non si può realizzare nella sua materialità concreta, lo sostituisce la poesia e quella visibile venatura filosofica di cui è composta. Quindi, anche la filosofia sostituisce i viaggi e la filosofia antica è presente in questi versi, molto di più rispetto alle citazioni dirette che pure ci sono.
Questo elogio del viaggio non vuol dire che il poeta ripudi la propria terra, alla quale lancia tanti richiami, né che opti per una vita quotidiana, ripetitiva e seriale. Ogni giorno è un giorno nuovo, lo stesso luogo è sempre un altro luogo, gli stessi alberi sono sempre nuovi alberi, la donna, compagna della sua vita, è ogni giorno una donna nuova. Questa è la novità nella permanenza. Ed è ciò che fa l’esistenza del Poeta come un palcoscenico che crea sempre meraviglie inattese e mai ripetitività e consuetudine: è questo il miracolo della vera poesia.